Milano – nonostante gli Alpini (10 maggio – 11 maggio)

Milano è una città conosciuta da tutti, ma è soggetta a molti stereotipi che spesso non ne colgono l’essenza. Una volta era effettivamente grigia, chiusa e frettolosa, ma negli ultimi anni si è cominciata a respirare un’atmosfera diversa, un clima internazionale, un fermento di novità… E così ci è venuta voglia di fare i turisti in questa bella città, alla ricerca di Musei, Chiese, locali caratteristici come fanno i giapponesi, gli americani, gli spagnoli e i tedeschi; e comunque a Milano c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire! Non parlo dei vari saloni del mobile o delle settimane della moda, del Design ecc. ma di una città ricca di opere d’arte che però sono abilmente nascoste, bisogna scovarle per trovare il tesoro!
Tutti sanno che la città conserva nel refettorio annesso al monastero dei Domenicani di Santa Maria delle Grazie “l’Ultima Cena” di Leonardo (che stress prenotare!), ma che esperienza poi di fronte al capolavoro leonardiano, tutti affascinati, alla ricerca del dettaglio, del significato nascosto, attenti alle spiegazioni per confrontarle poi con le nostre conoscenze. Peccato aver avuto così poco tempo, neanche un attimo da dedicare alla meritevole Crocefissione del Montorfano, da sempre adombrata dal “dirimpettaio” dipinto vinciano. Dopo un breve spuntino il nostro socio Roberto, guida preparatissima, ci ha fatto ammirare la bellissima chiesa quattrocentesca di Santa Maria delle Grazie, che vide l’intervento del Bramante. Che dire poi della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore costruita sui resti di edifici romani e conosciuta anche come la Cappella Sistina di Milano; realizzata nel 1503 da due importanti architetti del Cinquecento, il Dolcebuono e l’Amadeo. Un tripudio di affreschi opera della bottega di Bernardino Luini altri realizzati dal Boltraffio, allievo di Leonardo, senza contare un raro organo di Gian Giacomo Antegnani, San Maurizio, senza dubbio, tra le chiese di Milano è certamente una di quelle più particolari e affascinanti. L’ultima immersione nell’arte è stata la visita alla mostra di “Antonello da Messina” che ci era sfuggita a Palermo, mostra che propone una straordinaria rassegna dei capolavori del grande artista del Rinascimento, in una panoramica che abbraccia le innumerevoli influenze culturali, dal Mediterraneo alle Fiandre, che il grande artista siciliano seppe apprendere e rielaborare, creando un’arte originale e modernissima.

Per finire una buona cena in un grazioso locale nei pressi del lussuoso hotel dove eravamo alloggiati. Qualcuno poi ha continuato a festeggiare con gli alpini, che ci hanno accompagnato con i loro canti per tutti e due i giorni, ma si sa: gli alpini sono simpatici!

Il giorno dopo la Pinacoteca di Brera con i suoi capolavori: il “Cristo morto” del Mantegna, lo “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, la “Pala Montefeltro” di Piero della Francesca, il “San Girolamo” di Tiziano, la “Cena in Emmaus” di Caravaggio, “Il bacio” di Hayez e molti altri… uno spuntino a Brera in un locale tipico insieme alla nostra Presidente che ci ha raggiunto in mattinata e ci ha accompagnato alla scoperta di un quartiere di una Milano fiera, in cui si va dal vecchio” Pirelli al nuovo grattacielo di Pelli, dalla nuovissima piazza Gae Aulenti al Bosco Verticale, dove  abbondano i record e i primati, dal grattacielo più innovativo, a quello che sperimenta nuove tipologie costruttive a quello che, meglio di tutti, si rivela “autosufficiente”, in una sfida tra architetti di fama internazionale. 

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